Le borracce, oramai, sono un prodotto alla portata di tutti. Così, se anni addietro, capitava di vederle raramente e solo tra le mani di escursionisti esperti e ciclisti, ai nostri giorni, le si vede di frequente anche nelle borse degli impiegati e negli zaini degli scolari. A cosa si deve tale diffusione? Sicuramente, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un incremento dell’interesse per l’ecologia e le tematiche ambientaliste. Un numero sempre maggiore di persone ha, infatti, mosso i primi passi contro gli sprechi e l’inquinamento, cercando di apportare il proprio contributo alla causa. Proprio per ridurre gli sprechi e limitare il consumo di plastica, molti, anche tra i giovanissimi, si sono avvicinati con interesse al mondo delle borracce.
Borracce termiche ed ecologiche: la nuova frontiera dell’ecologia
Utilizzare una borraccia è una scelta comoda, in quanto le borracce permettono di avere sempre a disposizione le proprie bevande preferite alla temperatura preferita. In realtà, è davvero comodo imbottigliare del buon thè caldo al mattino e poterlo sorseggiare durante la pausa pranzo ancora caldo. Allo stesso modo, durante le nostre afose estati, è piuttosto gradevole gustare una buona limonata gelata durante un pomeriggio di lavoro. Le borracce termiche permettono di fare proprio questo; poiché generalmente sono in grado di mantenere i liquidi alla temperatura originale per circa 12 ore.
Certo, quella di poter bere la propria bevanda preferita alla giusta temperatura è una bella comodità, che le generazioni del passato potevano solo sognarsi. Ma le borracce presentano anche un altro vantaggio, capace di attirare come calamita l’interesse dei consumatori moderne. Infatti, le borracce sono un’alternativa molto ecologica rispetto alle bottiglie in plastica. La plastica delle normali bottigliette, infatti, è stata definita come il male del nostro secolo; questo significa che impatterà sensibilmente sul nostro benessere, ma anche su quello dei nostri figli e nipoti, magari non ancora nati. Per molti anni, abbiamo ripetuto che la plastica è un materiale riciclabile e che, pertanto, per quanta ne consumiamo, altrettanta ne ricicliamo. Oggi, sappiamo, purtroppo, che ciò non corrisponde al vero. Spesso, la plastica non viene riciclata ma abbandonata in mare, sulle spiagge, nei campi e nei luoghi un tempo incontaminati. Davanti ad una simile realtà, la scelta più ovvia e responsabile è quella di agire in modo concreto, pur restando nel proprio piccolo, per limitare il commercio di plastica. Come? Molti hanno deciso di farlo comprando una borraccia.
Un nuovo business: le borracce termiche
Sappiamo che dal punto di vista ambientale la plastica è dannosa perché abbandonata ovunque. A ciò si aggiunge che, dopo aver imbottigliato delle bevande destinate alla vendita, occorre impiegare mezzi di trasporto per far raggiungere ad ogni confezione la propria destinazione: bar, ristoranti, distributori automatici e così via. In questo modo, si genera molta CO2 , altra sostanza molto inquinante. Questo è un altro motivo che spinge moltissimi ad abbandonare l’uso delle bottigliette in favore di quello delle borracce.
Secondo alcune stime, in Italia, vengono prodotti ogni anno 8 miliardi di bottigliette in plastica. La cifra è impensabile e allarmante. Un modo semplice e alla portata di tutti per evitare questa fabbricazione di inquinamento è quello di passare alla borraccia come testimonia Chiara di Ecoborraccia.it. Ciò è talmente semplice che è lecito aspettarsi che un numero sempre maggiore di persone lo farà. Guardandosi attorno, è possibile notare come le borracce abbiano già preso piede nella vita di molti; probabilmente continueranno a farlo. Osservando questa realtà non occorre molto tempo per accorgersi di aver davanti una possibilità di business da non sottovalutare: vendere un prodotto ecologico, comodo, economico, amato dagli adulti e dai giovanissimi cresciuti con ideali ambientalisti.