Cos’è l’inbound marketing?
Nel momento in cui si va a parlare di strategie di marketing non si può non considerare l’inbound (in entrata) marketing e la sua contrapposizione con l’outbound (in uscita) marketing. Quest’ultimo rappresenta una tipologia di marketing più tradizionale, più classico e meno innovativo. Esso è costituito da una serie di attività promozionali, pubblicitarie e di vendita che mirano a trovare più clienti, anche quando questi non vorrebbero essere trovati. Si basa quindi su una comunicazione monodirezionale con l’interlocutore.
Al centro dell’outbound marketing ci sono le aziende con i loro prodotti e i loro servizi, mentre le attuali strategie di marketing tendono a porre al centro il cliente.
Questo approccio è anche noto con il nome di interrupting marketing (marketing dell’interruzione) e alcune tipologie rappresentative sono per esempio le inserzioni sui quotidiani, sui giornali, sulle riviste, la pubblicità televisiva, le email di spam e i pop-up che si aprono sul sito su cui si sta navigando.
L’inbound marketing invece rappresenta un metodo molto più innovativo e rappresenta quindi un importante cambiamento rispetto al tradizionale modo di fare business.
Quindi mentre nell’outbound marketing si instaura una tipologia di comunicazione one to many, nell’inbound marketing la comunicazione è più simile a una tipologia one to one.
Si crea quindi un dialogo in cui entrambi gli interlocutori hanno la stessa importanza.
Strategie di inbound marketing
L’inbound marketing pone al centro il cliente e invece di imporgli la visione o la fruizione di determinati contenuti pubblicitari, lascia che sia lui a decidere cosa guardare e quando farlo.
Rispetto all’outbound marketing poi è molto più economico, infatti siti web, blog e social media sono molto meno cari rispetto alle pubblicità televisive o a quelle inserite sui giornali.
Attraverso questi contenuti si andrà quindi non tanto a promuovere un azienda con i relativi prodotti e servizi, ma si cercherà di proporre qualcosa che possa interessare e che possa essere utile ai clienti.
L’inbound marketing è composto da tre fasi principali:
- attrarre,
- coinvolgere
- e fidelizzare.
Inbound marketing – fase dell’attrazione
Nella prima fase l’obbiettivo è quello di attirare dei potenziali clienti creando dei contenuti utili ed interessanti.
Inbound marketing – fase del coinvolgimento
La seconda fase invece inizia quando una persona inizia ad interessarsi a tali contenuti, si può quindi costruire una relazione e si diventa una risorsa per i propria clienti.
Inbound marketing – fase della fidelizzazione
Nell’ultima fase si raccoglie tutto il buon lavoro fatto in precedenza, instaurando così un rapporto di fiducia con chi usufruisce dei contenuti.
Questi tre step corrispondono alle diverse figure rivestite di volta in volta dal cliente che passa dall’essere uno sconosciuto nella fase dell’attrazione, successivamente diventa un visitatore nella fase della conversione e infine viene identificato come un ambassador nella fase finale della fidelizzazione.
Ma quali sono le strategie per utilizzare al meglio l’inbound marketing?
Utilizzare delle parole chiave, cioè parole e frasi significative che permetteranno alle persone di trovare i tuoi siti web tramite Google. La cosa essenziale però è creare dei contenuti che rispondano alle esigenze del proprio pubblico e che lo stimolino continuamente a ricercare del nuovo materiale.
Inoltre è importante soddisfare le aspettative del proprio pubblico stabilendo un rapporto di fiducia tra le due parti, questo è possibile se si pubblicano dei contenuti con regolarità e se ci si applica con costanza ed impegno. Non pensare quindi che i risultati arrivino subito, dovrai dedicarci un bel po’ di tempo ma alla fine ne sarà valsa la pena, soprattutto se il feedback dei tuoi clienti sarà positivo!
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