Come diventare sommelier: formazione e sbocchi

State cercando un nuovo lavoro, una nuova professione da intraprendere? Per caso amate anche il vino e siete dei grandi conoscitori di enologia? Potete trasformare questo vostro piacere nella vostra nuova professionalità diventando sommelier. Scopriamo come diventare sommelier, che cosa fa questa figura professionale, cosa bisogna studiare, quali sbocchi lavorativi sono possibili insieme ai guadagni.

Il sommelier: chi è e cosa fa

Il sommelier è il professionista della degustazione dei vini, che li sorseggia e fornisce ai clienti interessati informazioni sulle loro caratteristiche e sugli abbinamenti possibili a tavola. Tramite la degustazione del vino il sommelier è in grado di effettuare un’analisi organolettica e valutare la tipologia di bevanda, la sua qualità, le sue caratteristiche come la conservazione, i giusti accostamenti con il cibo. Un sommelier professionista deve essere continuamente aggiornato sulle novità del settore e deve possedere una formazione tecnica e specifica in tema di enologia. Un sommelier deve saper usare la dialettica e la comunicatività oltre che gli strumenti tipici del mestiere come il frangino, il testevin, il cavatappi e il termometro per il vino. Scopriamo quindi la formazione necessaria alla creazione di questa figura professionale.

Formazione

Come si diventa sommelier? Qual è il percorso di studi da intraprendere? La formazione è articolata in tre livelli di apprendimento. Per iniziare non sono necessari requisiti specifici per cui l’avvio alla professione di sommelier è potenzialmente permesso a chiunque. Per diventare sommelier bisogna seguire un percorso di formazione specifico e riconosciuto a livello nazionale e superare i tre livelli sostenendo un esame. Il percorso formativo di primo livello verte sulla conoscenza generale della professione, sull’analisi sensoriale dei vini, sulla viticoltura ed enologia, sulla legislazione vitivinicola, sulla storia dei distillati e della birra. Il percorso di secondo livello sarà più specifico sull’enografia regionale, europea e estera. Il percorso di terzo livello tratterà dell’alimentazione e della metodologia dell’abbinamento tra vino e cibo.

A chi rivolgersi

A chi rivolgersi per diventare sommelier? Quali enti organizzano questi corsi? Il centro di formazione principale è l’AIS, l’associazione italiana sommelier, che propone i tre livelli insieme a vari seminari e master. L’AIS organizza corsi in tutta Italia per cui potete fare una ricerca su google o andare sul sito istituzionale dell’ente per avere maggiori informazioni sull’eventuale corso tenuto nella vostra Regione o nella vostra Provincia. Oltre all’AIS organizza corsi professionali per sommelier anche l’ONAV, l’organizzazione nazionale assaggiatori di vino. I corsi sono generalmente costituiti da una ventina di incontri e da un esame finale con prova scritta e prova pratica, il cui superamento permette di intraprendere la carriera professionale. Potete cercare anche il sito istituzionale dell’Onav e vagliare i corsi nella vostra area residenziale.

Sbocchi e guadagni

Quali sono gli sbocchi professionali del sommelier? Chi svolge questa professione può lavorare presso enoteche, hotel, catene alberghiere, ristoranti, come dipendente o libero professionista. Il sommelier può fare consulenza per eventi particolari come fiere, sagre, matrimoni. Come trovare lavoro? Se si è qualificati ci si può proporre in maniera diretta a hotel e ristoranti o candidarsi alle offerte di lavoro del settore direttamente tramite i motori di ricerca lavorativa online. Veniamo ora a una domanda che molti si fanno: quanto guadagna un sommelier? Lo stipendio è variabile tra i 1500 e i 2000 Euro al mese per chi lavora come dipendente. I guadagni variano molto in base al luogo di lavoro, all’esperienza professionale del sommelier, al contratto di lavoro stagionale o indeterminato. I sommelier professionisti che operano presso strutture ricettive di lusso o ristoranti stellati possono arrivare a guadagnare tra 4000 e 5000 euro al mese.

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