La licenza di pesca è una certificazione fondamentale che bisogna possedere se si vuole esercitare l’arte della pesca che tantissime persone ammirano; praticare un’attività come quella della pesca è possibile attraverso una certa tipologia di regolamentazione, che risulta essere dettata dai Ministeri e dalle politiche governative che sono messe a punto al fine di salvaguardare la vita e gli ecosistemi marini e, allo stesso tempo, di garantire a chi ama la pesca – o a chi fa della pesca la propria ragione di vita e di sussistenza – di non incontrare difficoltà piuttosto importanti in tal senso. Per questo motivo, tutti coloro che vogliono rapportarsi a questa pratica devono ottenere una licenza di pesca che, in base alla specifica situazione, può essere detenuta con processi differenti: ecco tutto ciò che bisogna fare per ottenere una licenza di pesca ufficiale per praticare al meglio la propria attività.
Licenza di pesca: quali differenze ci sono tra pesca in mare e pesca in acque interne?
Pescare non è uguale in ogni contesto e in ogni luogo che possa essere preso in considerazione, dal momento che le condizioni della vita nelle acque marine e interne differisce, in base alle caratteristiche degli ecosistemi o agli specifici pericoli che potrebbero essere determinati dall’attività della pesca. Per questo motivo, anche l’atteggiamento italiano – nei confronti di questa differenza – determina un comportamento che si evolva e differisca in base al tipo di pesca che vuole essere effettuato.
Nel caso in cui la pesca avvenga in mare, non si dovrà far altro che scaricare gratuitamente la licenza che viene messa a disposizione sul sito ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per poi compilare la stessa e tenerla con sé nel caso di un qualsiasi controllo possa essere realizzato. Diverso e più complesso è, invece, l’inter che dovrà essere seguito nel caso in cui si voglia ottenere una licenza per esercitare e praticare la pesca in acque interne. In questo caso, infatti, non si può far riferimento al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ma necessariamente agli organi di controllo presenti all’interno della propria regione. Ognuno di questi prevederà un costo e un iter di gestione differente che, chiaramente, riguarda dal tipo di ordinamento che fa capo alle autorità regionali.
Ottenere una licenza non è tutto, dal momento che la stessa dipende effettivamente dal tipo di attività che vuole essere svolta. Pescare è soltanto una passione o garantisce il proprio standard di vita e la propria sussistenza? La pesca avviene in maniera dilettantistica o con strumenti professionistici? Sulla base di queste definizioni, le diverse tipologie di licenza sono le seguenti:
Licenza di Pesca di tipo A – Professionale
Licenza di Pesca di tipo B – Dilettantistica
Licenza di Pesca di tipo C – Dilettantistica temporanea
Licenza di Pesca di tipo D
Quali documenti possedere per pescare senza problemi?
La licenza di pesca non è l’unica certificazione che bisogna possedere se si vuole effettuare l’attività della pesca senza problemi; per quanto questa sia importante, dovrà essere accompagnata anche da un documento di identità valido di chi sta pescando, dal permesso di cattura (richiesto in alcune zone o regioni), di una riserva di pesca e, infine, di un permesso dell’area in cui si accede.