La tricologia è una branca della medicina che ha come fondamento lo studio dell’anatomia, della fisiologia e delle patologie dei capelli e della peluria in genere.
Il ruolo del tricologo è quello di diagnosticare e trattare una larga tipologia di alterazioni, caduta dei capelli e malattie del cuoio capelluto: alopecia areata nell’adulto e nel bambino, alopecia androgenetica, alopecia totale e universale e calvizie maschile.
Essendo quella della tricologia una branca della medicina, chi è interessato a percorrere la carriera tricologica dopo il diploma dovrà iscriversi all’università per intraprendere gli studi scientifici nell’ambito medico.
Il futuro tricologo dovrà quindi iscriversi e accedere a una laurea di medicina e chirurgia dopo aver superato un test di ammissione. Il percorso di studio in medicina e chirurgia prevede una durata di sei anni con non meno di 5500 ore di attività didattico-formativo tra teoria, pratica, seminari e tirocini.
Il percorso di studi in medicina e chirurgia sarà suddiviso in due cicli triennali da dodici semestri complessivi, dopo i quali bisognerà dimostrare di aver acquisito determinate competenze con il superamento di una verifica di profitto.
Il test al termine dei cicli di studio servirà a valutare l’acquisizione, da parte dello studente di medicina, di una solida cultura dal punto di vista biologico, anatomico e fisiologica e un’adeguata capacità nella valutazione delle alterazioni delle funzioni biologiche in base ai metodi di estimazione e ricerca scientifica.
Alla fine dei sei anni di medicina lo studente dovrà quindi dimostrarsi capace sia di riconoscere patologie prevenendole o diagnosticandole, sia di essere in grado di eseguire un’anamnesi o proporre eventuali interventi o cure palliative. Al momento del superamento dei sei anni di laurea in medicina e chirurgia è necessario iscriversi a una scuola di specializzazione, in particolare a un istituto di specializzazione in dermatologia.
Il percorso di studio specialistico richiede quattro anni di lavoro per il suo completamento e l’accumulo di 240 crediti universitari. All’interno del percorso di specializzazione dermatologica si otterrà un’adeguata e soddisfacente conoscenza che si rivelerà necessario per permettere allo studente di realizzare diagnosi anche in casi di emergenza.
Alla fine del corso di studio si otterranno informazioni teoriche e pratiche sull’analisi delle fondamentali conoscenze fisiologiche e dermatologiche necessarie per riconoscere le diverse patologie di cui un dermatologo dovrà occuparsi durante le proprie giornate di lavoro. Una volta concluso il percorso specialistico sarà possibile seguire corsi o master di primo e secondo livello in tricologia, in modo tale da iniziare a esercitare la professione presso strutture pubbliche o private.
Quanto guadagna un tricologo
Lo stipendio medio di un tricologo è di 85.000€ lordi l’anno, il che indica uno stipendio di 3850€ netti al mese. Queste cifre fanno sì che il tricologo guadagni circa il 148% in più rispetto alla media dei lavoratori in Italia. Lo stipendio di un tricologo può variare da uno
minimo di 55.000€ fino a un massimo di 270.000€ lordi all’anno.
Un tricologo privo di alcuna esperienza o con meno di tre anni di lavoro può puntare, in media, su uno stipendio complessivo di 57.600€ lordi l’anno.un tricologo con circa una decina di anni di lavoro sulle spalle può invece puntare a uno stipendio medio di 81200€ all’anno fino ad arrivare a 136.000€ di stipendio con un’esperienza di lavoro che oscilla tra i dieci e i vent’anni.
Queste cifre ci fanno ben capire che un medico che lavora in questo settore e può vantare un’esperienza di circa vent’anni, è in grado di guadagnare fino a 160.000€ l’anno lordi. I tricologi, rientrando nella branca della dermatologia si dimostrano essere la terza tipologia di medico che riesce a vantare lo stipendio più alto insieme al medico del lavoro e al pediatra, risultando a pari merito solo con l’oncologo.
Riepilogando, possiamo osservare che i tricologi a metà carriera guadagnano il 4% in meno rispetto allo stipendio di un dermatologo con una media esperienza, per poi arrivare a fine carriera con dermatologi che riescono a incrementare i propri guadagni annuali di un più 86% rispetto alla media.