Formazione immersiva: in cosa consiste e perché è il futuro

Rivoluzionare l’apprendimento è possibile. Anzi, è praticamente doveroso. Il mondo avanza, e noi con lui: la tecnologia ha già cambiato molti aspetti della nostra vita, e ci ha permesso di comprendere che, alla fine, non abbiamo limiti. Non ci sono muri, con la formazione, ma infiniti da conquistare. Per questo motivo è importante conoscere la formazione immersiva: vere e proprie esperienze immersive e interattive che possono cambiare l’apprendimento.

Approfondiamo l’argomento prendendo come riferimento la storia di Fernando Salvetti e Barbara Bertagni, coppia italiana di imprenditori dinamici e travolgenti con una missione. Quale? Semplice: rendere l’esperienza di apprendimento e insegnamento più interattiva e immediata attraverso e-REAL.

Cos’è la formazione immersiva

L’apprendimento è – ovviamente – cambiato nel corso delle epoche. Fermiamoci a pensare: un tempo era un lusso di pochi, appannaggio degli studiosi. Poi, la formazione è diventata parte integrante delle nostre vite, sono state costruite scuole pubbliche e private, e naturalmente gli stili di insegnamento hanno subito modifiche nel corso del tempo. Ancora oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti con la tecnologia, internet e i nostri device: non c’è più solo l’apprendimento in presenza, ma troviamo anche l’e-learning, i corsi online.

Allo stesso tempo, l’apprendimento è sempre stata una “materia” affascinante: per questo motivo colpisce la storia di Fernando Salvetti e Barbara Bertagni, il cui obiettivo è sempre stato quello di ricercare nuovi metodi di apprendimento, andando oltre l’istruzione tradizionale. La loro è una lunga ricerca, dal momento in cui ha avuto inizio tra Torino e Caluso in Canavese nel 1996, per poi in seguito spostarsi in diverse città, tra cui Parigi, Berna, Dubai e tante altre.

Cosa propongono con e-REAL? Una simulazione immersiva, un nuovo metodo di formazione diverso dallo stile di apprendimento classico, ovvero quello uditivo. La sperimentazione dell’immersive learning è utile alle aziende, alle scuole, ai musei. Una soluzione che abbraccia diversi settori, dovunque c’è bisogno di imparare, impostando una comunicazione di tipo interattivo.

Creare un ambiente di apprendimento stimolante e coinvolgente

Grazie alla tecnologia e alla digitalizzazione, l’immersive learning è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Perché è basato sulla tendenza del momento (e del futuro). Con la tecnologia di mezzo, non ci sono muri, come dicevamo, ma solo orizzonti da rincorrere e, perché no, superare.

In particolare, e-REAL offre soluzioni sfruttando la realtà virtuale – ma senza occhiali – e l’intelligenza artificiale. Fondata da Fernando Salvetti e Barbara Bertagni insieme ad altri esperti di simulazione, questo ecosistema di soluzioni propone programmi costruiti su misura, che ovviamente vanno realizzati sulla base delle esigenze del singolo, ovvero di chi poi deve utilizzarlo.

In questo modo è possibile realizzare concretamente ambienti interattivi e di realtà virtuale e aumentata per tutti: molti i settori di riferimento che possono sfruttarli, come la sanità, l’istruzione, o ancora i musei. L’esperienza offerta – vale la pena sottolinearlo – è completamente immersiva, e non c’è il bisogno di indossare gli occhiali o i visori. Un plus da ricordare.

Come funziona l’apprendimento immersivo?

In un ambiente immersivo, stimolante e coinvolgente, gli studenti non sono spettatori passivi, ma partecipano attivamente, perché possono anche influenzare il proprio percorso didattico. L’ambiente proposto nello specifico da e-REAL è completamente interattivo con visualizzazioni 3D e 4D. Inoltre, è persino possibile sfruttare avatar e superfici scrivibili elettronicamente.

I pilastri dell’apprendimento immersivo, del resto, sono proprio la realtà virtuale, la progettazione spaziale e data science. Chiaramente, poi, i vantaggi sono molteplici: dal momento in cui si richiede una forte interattività, possiamo dire addio alle distrazioni. Si partecipa davvero all’apprendimento, e non si è passivi, e questo è un enorme passo in avanti.

Un altro aspetto da non sottovalutare è anche la cosiddetta adattabilità del contenuto: ogni ambiente è diverso e pensato per rispondere alle esigenze specifiche di una organizzazione. Il coinvolgimento attivo da parte degli studenti significa tutto, perché è così che si impara, che si stimola una connessione emotiva, tra motivazione e coinvolgimento.

Con Fernando Salvetti e Barbara Bertagni alla guida, e-REAL è diventato un enorme punto di riferimento, lodato non solo in Italia, ma in tutto il mondo, come dal British Council per l’iniziativa Going Global, riconosciuto presso la Columbia University, RAI Italia TV e La Voce di New York, solo per citarne alcuni. Ed è così che ha inizio la rivoluzione della formazione: abbracciando il futuro “immersivo”.

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