Metodo Munari: i bambini possono imparare attraverso la creatività?

Bruno Munari è stato un importante artista e designer italiano. Nel corso della sua vita ha avuto modo di occuparsi di arti visive, design e grafica industriale. Il suo approccio curioso e innovativo alla conoscenza e al fare lo ha portato ad essere un importante innovatore nel campo dello sviluppo della creatività e della crescita del bambino. Non lo conosci? Cerchiamo di scoprire meglio di chi si tratta e quelle che sono le caratteristiche nel metodo che porta il suo nome.

Bruno Munari: chi è

Bruno Munari (1907-1998), artista ma anche designer e importante scrittore è senza ombra di dubbio dei protagonisti di questi settori nel corso del XX secolo ed è stato per molti campi dell’espressione visiva come scultura, pittura, grafica e didattica. Oltre ai campi in cui è maggiormente diretti lo si ricorda per i grandi contributi derivanti dalle sue ricerche sul movimento e sulla luce.A questo si aggiunge il lavoro fortemente improntato sullo sviluppo della creatività e della fantasia dei bambini attraverso attività specifiche come laboratori e giochi che hanno portato poi alla nascita di un vero e proprio metodo che porta il suo nome grazie ad alcune collaboratrici che hanno contribuito poi alla costituzione dell’Associazione Bruno Monari.

Bruno Munari: metodo e laboratori

I laboratori per l’educazione artistica e lo sviluppo del pensiero progettuale creativo sono il frutto del pensiero di Bruno Munari che può essere sintetizzato in una delle sue frasi chiave e cioè: ” Non dire cosa fare ma come “. Secondo Munari, infatti, i bambini devono esprimersi da soli ed esser lasciati liberi di fare senza che l’adulto intervenga. E’ questo infatti quel che serve perché un bambino possa essere indipendente e responsabile in modo da risolvere i problemi in autonomia. La voglia sempre più preponderante di mettere in atto i suoi principi fu l’input decisivo per Munari a osare il via ad un proprio percorso personale con appositi laboratori per bambini.

Il primo laboratori di Bruno Munari è datato 1977 e si svolse nella galleria nazionale d’arte antica e moderna presso la Pinacoteca di Brera a Milano. Questo rileva anche perché i laboratori per bambini dovevano svolgersi in strutture specifiche e un luogo di rilievo come la Pinacoteca era lo spazio ideale per dare il via ad un percorso di scoperta e conoscenza anche sotto forma di gioco come si addice ai bambini. I laboratori incentrati su attività ludiche avevano come tratto distintivo l’utilizzo di strumenti al mondo dell’arte come tempere e pennelli proprio in riferimento al luogo legato ospitante in quanto i bambini avevano la possibilità di osservare anche le opere circostanti.

Secondo Munari, infatti, l’arte visiva deve essere sperimentata, non è sufficiente il solo racconto. Solo sperimentando concretamente con la propria manualità i bambini possono ricordare, fare un’esperienza concreta e così imparare nuove tecniche e regole nonché venire a contatto con strumenti diversi. Il primo laboratorio fu un vero successo e da quel momento l’attività di Munari non si è più fermata dando il via ad una serie di incontri in altre città.

Attività e strumenti dei laboratori

Le attività proposte da Munari nei suoi laboratori sono principalmente queste:

  • colori
  • segni
  • struttura
  • collage
  • diversi formati
  • forme componibili
  • calchi in gesso
  • tavole tattili

I primi laboratori erano dedicati a bambini che frequentavano le scuole elementari, ma successivamente la fascia d’età è stata allargata per coinvolgere i bambini e ragazzi di tutte le età a partire dai due anni di età fino alle scuole superiori. Molte delle attività e dei giochi proposti possono poi essere svolti anche a casa in modo da favorire la crescita sensoriale dei bambini in ogni ambiente.

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