Riconoscere il pesce fresco: come fare

Un buon piatto di pesce è proprio quello ci vuole per un pranzo con gli amici. Ma questa pietanza è perfetta anche per coloro che devono tenere d’occhio la bilancia e non possono permettersi troppe calorie. E cosa dire di una buona cena a base di pesce mentre si guarda il mare? Beh, quella sì che è la vera atmosfera italiana.
Ma se vogliamo essere noi a preparare il pesce il casa non possiamo perdere tanto tempo a guardare il mare. Anzi, è proprio il caso che ci sbrighiamo perché le cose da preparare sono tante. Occorre accompagnare il pesce con qualcos’altro, come un delizioso contorno, ma serve anche il giusto vino da abbinarvi. Inoltre, cosa più importante, è necessario munirsi di pesce fresco. Come si fa a riconoscere il pesce fresco?

Sulle bancarelle dei mercati e nel reparto pescheria dei supermercati ci sono davvero tanti pesci tra cui scegliere. Nella maggior parte dei casi, tutti i venditori ci dicono che si tratta di pesce freschissimo, appena pescato. Possiamo esserne sicuri? Non vogliamo dubitare della buona fede dei commercianti che svolgono il loro lavoro al meglio, ma per fare una scelta consapevole dovremmo saper riconoscere il pesce fresco da soli. In questo articolo, spieghiamo come si fa.

Riconoscere il pesce fresco dalle sue caratteristiche

Per riconoscere il pesce fresco, occorre essere dei buoni osservatori. Per esempio, è necessario far attenzione ad alcuni dettagli dell’aspetto del pesce, come branchie, occhi e squame. In particolare, un pesce davvero fresco si presenta con:

  • occhi dalla pupilla nera e brillante;
  • branchie di colore rossastro e senza muco, che odorano di mare e non di puzzo;
  • squame ben adese alla pelle e prive di un aspetto secco;
  • pelle elastica e non lacerata, ma compatta e appiccicata al corpo.

In aggiunta a queste caratteristiche, inoltre, il pesce fresco possiede una particolarità legata alla sua colonna vertebrale. Infatti, se è davvero fresco, la colonna non si stacca dal pesce ma si spezza. Se invece si ha la possibilità di guadare le interiora del pesce, si può capire se ciò che abbiamo per le mani è pesce fresco controllando l’area attorno alla colonna vertebrale. In quella zona si trova una specie di membrana. Se questa è rossastra, il pesce è vecchio e il commerciante ci ha imbrogliati dicendoci che era fresco.

Un pasto a base di pesce: cosa abbinarvi

Con il nostro pesce ormai pagato, sperando sia fresco per davvero, ci lasciamo alle spalle il negozio e ci avviamo verso casa per preparare il pasto. Il pesce dà il meglio di sé sia in completa solitudine che il compagnia di alcuni ingredienti specifici. Tuttavia, questi ingredienti non dovrebbero avere un sapore troppo forte perché finirebbero con il coprire la delicatezza del pesce.

Alcuni tra gli abbinamenti migliori per il pesce sono quelli che lo uniscono ad una zuppa di verdure o lo consumano insieme alle patate. Le verdure più gettonate sono quelle dal gusto tenue come la lattuga. Tuttavia, per alcuni tipi di pesce, si possono usare anche spinaci e carciofi, che si abbinano bene rispettivamente alle capesante e al pesce azzurro. Per quanto riguarda, invece, le zuppe, risultano essere molto più gustose quando prevedono anche l’aggiunta dei molluschi.

Oltre al pesce, però, è bene preparare anche qualcosa per il dopocena, un dolce o un sorbetto fresco possono andare bene. Nel caso del dolce, è meglio optare per una preparazione semplice e freschissima, nulla di troppo lievitato. Si potrà poi accompagnarlo con un bicchierino di limoncello. Il limone è perfetto dopo un pasto di pesce. Il limoncello dovrebbe essere di ottima qualità. Se volete sapere come riconoscere il limoncello di ottima qualità, leggete il nostro articolo dedicato.

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